Anna Franzi

Studio di psicologia dell'etá evolutiva e di logopedia

Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità la balbuzie è "un disturbo nel ritmo della parola, nel quale il paziente sa con precisione ciò che vorrebbe dire, ma nello stesso tempo non è in grado di dirlo a causa di arresti ripetizioni e/o prolungamenti di un suono" (WHO 1977). L'esperienza insegna che la balbuzie non è solo un modo di parlare ma una realtà individuale e complessa che orienta,condiziona e struttura la relazione con l'Altro. Riconoscere e Accogliere il bisogno comunicativo del bambino lo aiuta a non temere il disturbo e a crescere serenamente.

Domande Frequenti:

La balbuzie può essere già presente a 3 anni?
-La balbuzie insorge tra i 18 e i 41 mesi(età media 33 mesi)

Come un bambino può balbettare?
-Ripete il suono iniziale della parola (V-V-V-vedo la papera)
-Ripete una parola monosillabica(IO-IO-IO voglio andare lì)
-Sperimenta un blocco sonoro (Do………ve stai andando)
-Sperimenta blocchi silenti

È sempre utile una consulenza?
-Sì , se il problema persiste almeno da 6 mesi e
se c’è una storia familiare di balbuzie ,
se sono presenti altri disordini linguistici.

Quando è necessaria una valutazione?
-Quando è un maschio
-Se il problema persiste da più di 12-18 mesi ed è
comparso dopo i 3 ½ anni;
-Se il disturbo è costante e ha una tipologia disritmica
-Se il bambino è consapevole e dimostra frustrazione

Qual è l'evoluzione della balbuzie?
-Guarigione rapida: entro 18 mesi dalla comparsa
-Guarigione lenta: 18-36 mesi dalla comparsa
-Balbuzie persistente:a 36 mesi dalla comparsa

Se la balbuzie inizia prima dei 3 anni c’è circa il 75%
di probabilità di guarigione entro 3-6 mesi
Come posso aiutare il mio bambino?
Scopri 16 balbuzienti famosi nella storia!
La Balbuzie in età prescolare - Dssa Anna Franzi

Relazioniamoci




Il progetto terapeutico nasce dall’esigenza di rispondere alla frequente domanda di aiuto di genitori preoccupati dalle difficoltà relazionali dei loro bambini perché introversi, rinunciatari, poco tolleranti alle frustrazioni, con difficoltà di linguaggio. La proposta terapeutica destinata a bambini di età prescolare si articolerà nella creazione di un piccolo gruppo ( max tre bambini) che sperimenterà attraverso l’esplorazione, la manipolazione e la condivisione la possibilità di creare una relazione significativa.

In cammino verso la prima elementare




Il presente progetto è rivolto ai bambini frequentanti l’ultimo anno della scuola materna e ha la finalità da un lato di stimolare la curiosità e la scoperta delle abilità di letto- scrittura attraverso proposte originali e dall’altro di potenziare i requisiti necessari a un apprendimento efficace.

Sportello d'ascolto




Il Servizio pensato per le Coppie adottive ha la finalità di accogliere e sostenere la Famiglia prima, durante e dopo l’iter adottivo

Genitori consapevoli




Il corso e' destinato ai genitori che vogliono arricchire le competenze personali nella relazione con i propri figli.

Emozioniamoci




Il Progetto è rivolto ai bambini di età compresa tra i cinque e i sette anni e intende fornire gli strumenti di base necessari al riconoscimento e all’elaborazione delle emozioni. Emozione è come ci si sente dentro e imparare che posso modificare ciò che accade in me mi fa star meglio con gli altri, mi permette di apprendere serenamente.
NEUROPSICOMOTRICITÁ

L'importanza fondamentale dell’intervento psicomotorio consiste in una modalità di approccio terapeutico che imposta, come fattore essenziale, il lavoro sulla globalità dell’essere bambino nel rispetto della sua storia, della sua personalità delle sue potenzialità in relazione con l’ambiente familiare e sociale


CHI É IL TERAPISTA DELLA NEURO E PSICOMOTRICITÁ

Il Terapista della Neuro e psicomotricità dell’età evolutiva (TNPEE) è un professionista sanitario che ha frequentato un corso di laurea presso una facoltà di Medicina e Chirurgia. Il Terapista si occupa della riabilitazione di diverse patologie in età evolutiva quali ad esempio le paralisi cerebrali infantili, la disprassia evolutiva (disturbo della coordinazione motoria), i disturbi dello spettro autistico, i disturbi dell’attenzione, i disturbi dell’apprendimento, l’ADHD, le sindromi genetiche. Il lavoro del Terapista si svolge in equipe, insieme al Neuropsichiatra Infantile, al logopedista, allo psicologo, al fisioterapista.


COME INTERVIENE IL NEUROPSICOMOTRICISTA

Inizialmente quando un bambino giunge al Neuropsicomotricista, viene fatta un’osservazione del comportamento spontaneo, del gioco, delle abilità di relazione e delle capacità organizzative. Vengono, inoltre, effettuati, qualora sia necessario, dei test per valutare le abilità motorie, prassiche, la percezione visiva, i tempi di attenzione ecc. In seguito a ciò, vengono programmati degli obiettivi, che partono dai punti di forza del bambino, per poi promuovere lo sviluppo delle eventuali abilità carenti.



COME SI SVOLGE LA TERAPIA NEUROPSICOMOTORIA

È con il gioco che il terapista della neuropsicomotricità dell'età evolutiva aiuta il bambino nelle sue difficoltà e sollecita le abilità specifiche necessarie a soddisfare le richieste imposte. La psicomotricità, attraverso il gioco, aiuta il bambino a crescere armoniosamente, accompagnando e favorendo il suo processo di crescita e di strutturazione dell’identità. Attraverso il piacere ludico, infatti, si attiva la motivazione al movimento, alla scoperta, alla conoscenza, all’interazione con il mondo circostante Nella seduta di psicomotricità vengono incoraggiate le abilità espressive di ciascuno e prese in considerazione le sue peculiari caratteristiche, a seconda della sua personalità, della tappa evolutiva che sta attraversando e considerando i limiti dovuti ad una eventuale patologia.

Per maggiori informazioni
Dott.ssa Stefania Bifolchi
+39 349 653 0296



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